Il trauma psichico
Il disconoscimento della propria soggettività all’interno delle relazioni significative primarie con le figure di attaccamento può originare nel bambino un trauma psichico ripetuto, cumulativo, che frattura la sua realtà interna e lo allontana dal senso di essere “soggetto”, lo priva di importanti dimensioni del proprio essere. Si parla così di attaccamenti traumatici.
Dalle parole di Albasi:
“La sofferenza legata agli attaccamenti traumatici è di segno “negativo” (non nel senso di intensi affetti negativi, ma della loro perdita), lascia un senso interno di morte, di non vitalità in alcune dimensioni di sé e delle proprie relazioni, di non movimento dei pensieri, di non possibilità di regolazione degli affetti, di non significato delle cose. (…)
Crescere in un contesto di attaccamento traumatico significa crescere in un contesto in cui non si sviluppa un processo di riconoscimento della specificità del bambino, dei suoi bisogni, della sua spontaneità, delle sue uniche e irripetibili modalità di micro-regolazione degli stati interni, della sua sensibilità, (..) della sua soggettività.”
tratto da “Attaccamenti traumatici. I Modelli Operativi Interni Dissociati” di C. Albasi
Leggi anche… La personalità isterica
Dott.ssa Elena Cafasso, Psicologa Psicoterapeuta Chieri e Torino