Il corpo che parla, a suo modo.
Esso comunica, esprime attraverso molteplici manifestazioni il suo stretto legame con la mente, con ciò che è psichico.
Accade così che il corpo divenga teatro della sofferenza psicologica, di ciò che la nostra mente non riesce a rappresentare, di ciò che è indicibile poiché intollerabile e non ha ancora potuto essere accolto dalla coscienza. Il corpo dunque parla, dice di noi, di come stiamo a livello profondo.
Sono sempre più frequenti le patologie che esprimono nella loro essenza lo stretto legame tra il mentale e il corporeo.
Gli attacchi di panico, ne sono un esempio, così come i disturbi gastrointestinali, sempre più diffusi, la psoriasi, le malattie autoimmuni, la fibromialgia, i disturbi del comportamento alimentare, la balbuzie, i disturbi della sfera sessuale e molteplici altre forme in cui i contenuti psichici ancora inconsci trovano concretizzazione attraverso la via somatica.
Disturbi in cui il corpo diviene il veicolo privilegiato per l’espressione dei conflitti intrapsichici e della sofferenza legata alla relazione con l’Altro.
Di qui l’importanza di porsi in ascolto dei messaggi che il corpo comunica, di affidarsi ad un professionista della relazione di cura con il quale dare senso e significato alla sintomatologia manifestata, inserendola nella storia di vita della persona, nel suo modo di stare al mondo e di relazionarsi, comprendendola nelle sue sfumature di significato uniche, particolari, soggettive: perchè proprio quel sintomo, quel disturbo? Perchè adesso, in questo momento di vita? In quale contesto relazionale?
Allargare la consapevolezza circa gli aspetti conflittuali, e in taluni casi traumatici, all’origine del disturbo, riconoscerli e metterli in parola, costituisce dunque un passaggio di fondamentale importanza per alleviare la sofferenza e recuperare una soddisfacente qualità di vita.
Dott.ssa Elena Cafasso – Psicologa Torino e Chieri